Richiedi un preventivo gratuito

All'Ultima Ora

Il mondo sarà composito

clock min. reading time

Ce ne parla il direttore generale di Deceuninck Italia, Mirko Anesi, in una intervista al mensile NuovaFinestra sul numero di Novembre 2016 – Scarica l’articolo originale qui

Dalla ricerca & sviluppo del gammista belga Deceuninck emergono di continuo nuovi prodotti a tecnologia avanzata mentre si potenzia la base produttiva con un nuovo megastabilimento in Turchia e un altro negli USA/by Ennio Braicovich

“Il nostro obiettivo in tutti i mercati mondiali è di arrivare sul podio. Di strada ce n’è ancora tanta da fare”. Questa la prima reazione di Mirko Anesidirettore generale Deceuninck Italia, quando riferisco quello che è sulla bocca di tutti nel settore del pvc. La filiale italiana della multinazionale belga del pvc (e compositi) nel giro degli ultimi 3-4 anni si è posizionata tra i primi tre produttori per vendite in Italia. In effetti a livello mondiale Deceuninck è sul podio essendo tra le prime tre aziende produttrici di sistemi in pvc per finestre con 644,5 milioni di euro di fatturato 2015. Attiva in 91 nazioni, conta 3600 dipendenti nelle filiali presenti in 25 paesi. Quotata alla Borsa Euronext, è presieduta dal mese di marzo da Francis Van Eeckhout diventato nell’ultimo anno il maggior azionista. Incontriamo Anesi nella sede di Pontedera (Pisa) assieme a Stefano Poli, responsabile marketing. Il manager gestisce anche le filiali nei Balcani, nei paesi della ex Jugoslavia, a partire da Zagabria dove ha contribuito a creare dal nulla una filiale che conta oggi una cinquantina di dipendenti. Essa comprende un magazzino e una struttura logistica e produttiva dedicata al rivestimento dei profili che serve anche il mercato italiano. Con tutte le sue specificità: ampio utilizzo di profili rivestiti (50-60%), tantissimi colori, lotti piccoli, prevalenza di profili per il mercato della ristrutturazione. “La crescita a livello di vendite è stata accompagnata – rileva Anesi – da investimenti in logistica e nella supply chain. A Pontedera contiamo su una struttura molto snella. Siamo in grado di prendere decisioni in tempi molto veloci. Il management a livello centrale ha grande fiducia in noi”. Dopo anni di indugi, dal 2013 Deceuninck Italia è decollata per clienti e fatturato (giunto sopra i 15 milioni di euro), con il nuovo team creato per il mercato italiano. “Il nostro obiettivo in tutti i mercati mondiali è di arrivare sul podio. Di strada ce n’è tanta da fare”. Il recente cambio al vertice in Belgio non ha fatto mutare la strategia dell’azienda, molto ben definita. Crescita a livello Europa, secondo stabilimento negli USA, nuova fabbrica in Turchia a Izmir, probabilmente il più grande stabilimento di estrusione di profili in pvc in Europa, segnala Anesi che aggiunge: “Dalla Turchia seguiremo parte d’Europa e soprattutto i paesi emergenti come quelli del Medio Oriente, l’India, America Latina, forniti con profili diversi quelli da quelli per l’Europa”.

Deceuninck vanta una capacità di innovazione fuori del comune vedi il caso della tecnologia della fibra di vetro applicata come rinforzo, denominata Thermofibra, sulle pareti interne dei profili in pvc.

Specialisti nel composito

La società vanta una capacità di innovazione fuori del comune vedi il caso della tecnologia della fibra di vetro applicata come rinforzo, denominata Thermofibra, sulle pareti interne dei profili in pvc. Oppure il prodotto brevettato Twinson (pvc e polvere di legno) per il rivestimento di pareti e per pavimentazioni. Oppure ancora il riciclo dei prodotti in pvc postconsumo ivi inclusi quelli dotati di rinforzo in fibra di vetro trattati nell’impianto di Diksmuide (Belgio). Linktrusion è la tecnologia proprietaria che permette di inserire all’interno dei profili dei cavi d’acciaio piuttosto che la Thermofibra. Spiega Anesi: “L’obiettivo è valorizzare la luce e il vetro, rendere i profili più snelli, migliorare le performance ed evitare di ricorrere ai tradizionali rinforzi in acciaio dei profili di pvc. Lo abbiamo fatto nel mondo delle finestre a battente con il sistema Zendow#neo e lo andiamo fare adesso nel settore degli scorrevoli con il sistema ISlide#neo che lanceremo a breve. Si tratta di ante dal disegno innovativo con un nodo centrale molto snello, 35 mm”. Insomma le dimensioni tipiche degli scorrevoli minimal in alluminio, con un vantaggio estetico non indifferente. Il messaggio è chiaro. È rivolto sia al mondo della progettazione che a quello dei serramentisti in alluminio che la legislazione energetica penalizza con i prodotti tradizionali. Non a caso l’assemblaggio delle giunzioni di ISlide#neo avviene meccanicamente per mezzo di squadrette.

Un altro prodotto in arrivo è un sistema per ante a libro appacchettabili dalle caratteristiche decisamente interessanti. Si chiama Open Max Premium e permette l’apertura e la chiusura totale del vano e lo sgancio di ogni singola anta. È basato sul sistema per finestre in pvc Zendow#neo rinforzato internamente con la Thermofibra abbinato a un particolare sistema di ferramenta. Il manager di Deceuninck Italia riflette: “Ci posizioniamo offrendo qualcosa che non ha eguali: anche se esistono altri sistemi rinforzati con fibra, nessuno è pari al nostro non fosse altro perché elimina totalmente i rinforzi interni”. E in ogni caso continuano in casa Deceuninck gli esperimenti sui pultrusi in fibra di vetro sia negli Usa che in Germania che in Belgio.

Mercato fragile

Dall’inizio 2016 Deceuninck Italia ha lanciato una campagna per la tutela del made in Italy con azioni di co-marketing assieme a distributori locali e che sta dando risultati incoraggianti. Così evidenzia Stefano Poli, responsabile marketing: “È un’iniziativa che ha avuto riscontro perché da un lato garantisce il cliente finale e al tempo stesso rende il serramentista orgoglioso di lavorare con un’azienda importante come Deceuninck. Del resto da tempo Deceuninck ha pensato bene a proteggere i serramentisti dell’Europa occidentale dividendo il mercato europeo in due grandi aree: Occidentale e Orientale. E i prodotti che vanno all’Est non sono venduti all’Ovest e viceversa”. Il serramento in pvc è ancora in crescita, evidenziano negli uffici di Pontedera. Il vero salto in avanti è avvenuto grazie alla legislazione energetica ma anche grazie all’afflusso di prodotto importato in genere di basso costo. Oggi si stima che un terzo delle finestre in pvc vendute in Italia provenga dall’estero. Mirko Anesi considera: “Il rovescio della medaglia è la contrazione dei margini per tutti. Dal 10-15 siamo passati in dieci anni a oltre il 30% di quota di mercato. Il pvc è comunque in crescita e sta facendo valere quelle che sono le sue caratteristiche: ottimo isolamento termico e acustico a prezzi convenienti rispetto ad altri materiali. In Italia sta avvenendo oggi quello che è avvenuto in altri paesi europei venti/trenta anni fa. “Si, però – conclude Anesi – c’è un paradosso tutto italiano: nel nostro paese vengono richiesti prezzi da produzioni di massa e flessibilità e variabilità di forniture e lotti piccoli, rivolti a clienti piccoli. E questo rende complicato vendere in Italia”. Il che non impedisce di crescere.

Tutta colpa dell’Erasmus

Mirko Anesi, 46, laurea in Economia e Commercio a Trento, e un Erasmus, seguito da tesi, per 10 mesi in Inghilterra: “Un’esperienza che mi ha cambiato la vita. Lì ho capito che ero fatto per lavorare in un ambiente internazionale, e che la conoscenza delle lingue estere era essenziale”. Un vero e proprio capitale immateriale accumulato in maniera sistematica e che merita di essere di essere messo in rilievo in un paese dove la conoscenza delle lingue rimane sempre rara. “Dopo la laurea mi sono fiondato a Vienna per sei mesi di investimento sul tedesco, e quindi in Spagna per apprendere lo spagnolo. Da 5 anni lavoro in Croazia e ho imparato il croato. Il francese l’ho imparato perché ho lavorato a lungo in una multinazionale francese”. Quando parli con Mirko ne avverti, oltre che la semplicità, anche la soddisfazione per i risultati raggiunti. E confessa: “Il lavoro ti dà soddisfazione quando ti applichi, e vedi che questo impegno produce risultati, che crei lavoro, occupazione e ricchezza. Alle volte mi chiedono il segreto della crescita. Io sono un manager ma non lavoro come un manager. Mi comporto come un imprenditore. I manager sono perfetti nel loro stile. Infatti non lottano mai contro corrente. Io invece devo lottare continuamente contro corrente”.

In Turchia e negli Usa

A dicembre sarà operativo un nuovo stabilimento produttivo di profili in pvc per finestre. L’impianto si trova a Menemen presso Izmir e, vantano alla Deceuninck, sarà il più grande di tutta l’Europa. Il centro logistico è diviso tra un’area coperta di 22.300 m2 e una di 30.000m2 all’aperto. La parte produttiva e gli uffici invece coprono un’area coperta di 56.000m2 coperti e 80.000m2 all’aperto. La concezione del sito produttivo è volta interamente alla sostenibilità e all’ecologia. Infatti l’obiettivo è migliorare esponenzialmente tutta la supply chain con un consumo energetico sempre più basso. Questo grazie anche a pannelli solari e ad un sistema di trigenerazione. Inoltre un sistema di raccolta delle acque piovane contribuirà a mantenere verde tutta l’area esterna senza spreco di acqua. Quasi contemporaneamente Deceuninck vara un impianto di produzione di profili in pvc nei pressi di Reno nel Nevada, nella parte ovest degli USA. Potrà ospitare fino a 24 linee di estrusione. Finora il mercato USA era servito dall’impianto situato a Monroe, Ohio.